Il panorama fiscale italiano si appresta a vivere importanti cambiamenti a partire dal 1° gennaio 2025, con l'entrata in vigore delle nuove norme sull'imposta di successione. La riforma introduce procedure più semplici e digitalizzate, mantenendo invariati alcuni principi fondamentali. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e come prepararsi.
La normativa valida fino al 31/12/2024 prevede che:
La normativa che sarà vigente dal 01/01/2025 prevederà:
Una delle novità più rilevanti è l'introduzione del principio di autoliquidazione. Sarà il contribuente stesso a calcolare l'imposta dovuta e a versarla entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione. Gli uffici fiscali procederanno successivamente con i controlli di regolarità sui dati dichiarati e sui versamenti effettuati.
Dal 2025, la dichiarazione di successione potrà essere presentata esclusivamente online, utilizzando il portale dell'Agenzia delle Entrate. Per gli eredi residenti all'estero, sarà possibile inviare la documentazione tramite raccomandata. Questa misura mira a semplificare le procedure e a ridurre i tempi di gestione.
Non sarà più necessario allegare alla dichiarazione di successione i documenti catastali relativi agli immobili o altre documentazioni sulle vendite effettuate nei sei mesi precedenti. Questa semplificazione burocratica riduce il carico documentale richiesto agli eredi.
La riforma chiarisce l’applicazione dell'imposta sui trasferimenti derivanti da trust o altri vincoli di destinazione. L'imposta sarà dovuta al momento del trasferimento dei beni ai beneficiari e sarà calcolata in base alle franchigie e alle aliquote previste per il rapporto tra disponente e beneficiario.
Le aliquote e le franchigie restano invariate rispetto all'attuale normativa:
Coniuge e figli: franchigia di 1 milione di euro per ciascun erede, con aliquota del 4% oltre tale soglia.
Fratelli e sorelle: franchigia di 100.000 euro, con aliquota del 6% sull'eccedenza.
Altri parenti fino al quarto grado e affini fino al terzo grado: aliquota del 6% senza franchigie.
Soggetti diversi: aliquota dell’8% senza franchigie. Per le persone con disabilità grave, è prevista una franchigia speciale di 1,5 milioni di euro.
Per importi superiori a 1.000 euro, sarà possibile richiedere la rateizzazione dell’imposta. Il 20% dovrà essere versato immediatamente, mentre il saldo potrà essere suddiviso in un massimo di 8 o 12 rate trimestrali, a seconda dell’entità della somma.
La normativa introduce vantaggi specifici per i giovani eredi. Ad esempio, un erede unico sotto i 26 anni potrà accedere ai conti correnti del defunto anche prima della presentazione della dichiarazione di successione. Inoltre, sono previste esenzioni fiscali per i trasferimenti aziendali all'interno della famiglia, a condizione che il controllo societario sia mantenuto per almeno cinque anni.
Queste modifiche puntano a semplificare le procedure, ridurre il carico burocratico e adeguare il sistema alle esigenze di digitalizzazione. Tuttavia, è fondamentale pianificare attentamente la successione, considerandone le implicazioni fiscali.
A cura di Angelo Fanizzi